Pantelleria è l’isola a “contagio zero” che potrebbe diventare la meta ideale per questa strana estate 2020. Bent el Rhia, Pantelleria, la “figlia del vento”, è Patrimonio Unesco, situata fra Sicilia e Africa. Si tratta di uno dei posti più esotici d’Italia, una straordinaria “miscellanea” di natura selvaggia, mare, influenze arabe e mediterranee. Un luogo incantevole, quasi da sogno, con acque cristalline e in cui non si rischia l’affollamento.

Pantelleria, quando il distanziamento è la norma

Pantelleria è infatti uno di quei posti in cui il distanziamento sociale diventa norma. Non è complicato ottenerlo. Difficilmente presa d’assalto dall’overtourism, ha un’estensione di 80 km quadrati e non ha una vera e propria spiaggia. La costa si presenta con un profilo che alterna alture e falesie e non c’è traccia di sabbia. Con baie con ciottoli di pietre vulcaniche, le sue acque sono limpide e cristalline. Qui gli assembramenti non sono facili da attuare!

L’isola Patrimonio Unesco

Pantelleria è anche Patrimonio Unesco e per diversi motivi. A partire dalla presenza della vite ad alberello, una pratica agricola da salvaguardare, promuovere e studiare. Le vigne vengono protette dai tradizionali muretti a secco in pietra lavica, costruiti con pietre non lavorate, sistemate e concatenate in doppia fila, a contatto, senza alcun tipo di malta, che abbiamo potuto ammirare sabato nella puntata di Linea Blu dedicata all’“isola figlia del vento”.

Anche i giardini sono una tipica peculiarità del luogo. Costruzioni scoperchiate in pietra lavica e a pianta circolare al cui interno è conservato, chiuso da una porta, spesso un solo albero di agrume. La costruzione nasce proprio per proteggere le piante dai forti venti che soffiano sull’isola.

I dammusi, poi, sono le caratteristiche case di Pantelleria. Edifici in pietra lavica con tetti a cupola per raccogliere l’acqua piovana, e muri spessi, perfetti per isolare sia dal caldo che dal freddo. In un dammuso trova la sua residenza estiva anche Giorgio Armani.

Ma cosa andare a vedere?

Le Terme

Non mancano le prelibatezze enogastronomiche

Pantelleria, ricca anche in ambito enogastronomico, è famosa per i capperi IGP, esportati in tutto il mondo, e per il Passito, il vino dolce da dessert ricavato dallo Zibibbo. Tra i piatti tipici dell’isola, troviamo: la pasta con l’ammogghio, il tipico pesto pantesco, il cous cous pantesco, i ravioli amari e, tra i dolci, i celebri baci panteschi, con il ripieno di ricotta e scaglie di cioccolato.

Come arrivare a Pantelleria

È possibile raggiungere l’isola di Pantelleria, sia in aereo che in traghetto. In aereo, ci sono voli quotidiani in partenza dagli aeroporti di Trapani e di Palermo, raggiungibili dalle principali città italiane. Nel periodo estivo, diverse compagnie effettuano anche voli diretti all’aeroporto di Pantelleria. Dal porto di Trapani partono poi navi, aliscafi e traghetti diretti all’isola.

Un’isola dall’atmosfera esotica che sembra fatta a posta per i tempi che stiamo vivendo. Come la definiva lo scrittore siciliano Giosuè Calaciura, questa terra diventa: “una frontiera che accoglie, che ci ricorda quanto sia fragile e al tempo stesso eccezionale la condizione umana”.

Un’isola in cui vivere un’esperienza particolare, come sarà questa stessa estate 2020. Senza dover rinunciare però, alla bellezza che è possibile trovare in profumi, suoni, silenzi e gusti di Pantelleria. Il tutto, lasciandosi travolgere da un’ambientazione dalle “Mille e una Notte”, tipica dell’isola. 

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Foto: Pixabay

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