Un film che, partendo dalla storia del giovane orangotango Ozi, vuole denunciare al mondo i danni dell’uomo all’ambiente e l’impegno necessario per salvaguardare e proteggere gli habitat naturali degli animali.

La 54esima edizione del Giffoni Film Festival, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e cofinanziato dalla Regione Campania, è in programma dal 19 al 28 luglio e vedrà protagonisti 5000 giurati da 33 Paesi. Oltre 100 i film in competizione da tutto il mondo con 50 registi internazionali e 5 anteprime.

L’illusione della distanza è il tema di questa edizione, declinato in tutte le sue forme, in ogni suo spazio, scelto per indicare i pericoli del senso di isolamento che si insinua nella vita delle nuove generazioni con la paura dell’altro, del diverso, del lontano, con l’inganno di sentirsi separati.

Il team di Giffoni ha preselezionato e valutato attentamente ogni proposta per offrire, come di consueto, il meglio del cinema internazionale ai juror del festival.

Tra i tanti temi affrontati dalle proiezioni non manca quello legato alla difesa dell’ambiente e della natura. Infatti, il 22 luglio, è in programma, in anteprima, all’interno della sezione Premiere fuori concorso, il film d’animazione Ozi – La voce della foresta di Tim Harper, prodotto da Leonardo DiCaprio e distribuito al cinema, a partire dal 19 settembre, da Notorious Pictures.

Il film, prodotto dalla star hollywoodiana di cui è noto l’impegno ecologista, vive nella foresta pluviale e racconta la storia di Ozi, una giovane orangotango il cui habitat è distrutto dall’uomo.

Immagine per gentile concessione dell’Ufficio Stampa

Salvata da un gruppo di volontari, impara a comunicare con la lingua dei segni e diventa un’influencer. Un giorno per caso, scopre che i genitori potrebbero essere ancora vivi e parte alla loro ricerca, ma il paesaggio attorno a lei è cambiato: la deforestazione ha distrutto l’ambiente che lei conosceva.

Ozi decide così che la sua nuova missione, oltre a quella di trovare i suoi genitori, è far sapere al mondo cosa sta succedendo nella foresta pluviale.

Ozi – La Voce della Foresta, quindi, è un film che attraverso un racconto avvincente e un linguaggio capace di parlare ad un pubblico più giovane, ma non solo, affronta tematiche dall’enorme rilevanza sociale e di estrema attualità, come quella ambientalista.

Il film è un vero e proprio invito a lottare per un mondo e un futuro più sostenibile, impegnandosi ogni giorno per fare la differenza.

Utilizzando acuti espedienti narrativi, infatti, la storia evidenzia le sfide che gli animali affrontano quando il loro habitat è distrutto, offrendo una prospettiva diversa sulla difficile situazione ambientale e riflettendo sulla relazione con la natura e sull’importanza di preservarla.

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