Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, esprime soddisfazione per l’approvazione al Senato del decreto-legge su infrastrutture e mobilità sostenibili

Il Senato ha approvato il ddl per la conversione del Decreto “Infrastrutture e mobilità sostenibili” (DL 68/2022) con l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile e la rigenerazione urbana.

Con 140 voti favorevoli, 4 contrari e 12 astensioni, l’Assemblea del Senato ha approvato il ddl di conversione.

La versione proposta dal Governo, prima di terminare il suo percorso alla Camera ha subito alcune variazioni con aggiunte di misure riguardanti principalmente la transizione energetica:

“L’esame del Senato, che si è svolto in un clima costruttivo, ha consentito di integrare da vari punti di vista un provvedimento già ricco di misure utili per lo sviluppo del Paese”, ha affermato il Ministro Giovannini.
“Due decreti-legge dedicati a infrastrutture e sistemi di mobilità in dieci mesi, che si aggiungono alle misure di semplificazione e velocizzazione degli investimenti infrastrutturali previste per gli interventi del Pnrr, alla legge delega sui contratti pubblici, ai numerosi interventi inseriti in altri provvedimenti legislativi e agli oltre 260 decreti attuativi adottati dall’inizio del Governo Draghi testimoniano l’impegno straordinario profuso dall’Esecutivo e dal Parlamento in questi 18 mesi sulle tematiche di competenza del Mims”, ha concluso il Ministro.

Il testo predisposto dal Governo prevedeva già norme importanti tra cui ricordiamo la velocizzazione delle opere per il Giubileo 2025 e la viabilità di Roma, gli interventi per la crocieristica a Venezia e la tutela della Laguna, il rafforzamento della sicurezza delle dighe, il potenziamento della sostenibilità ambientale del trasporto aereo e lo sviluppo della mobilità elettrica. Il suddetto testo è stato inviato all’esame della Camera.

DL Infrastrutture e mobilità, le misure

Su tale disegno di legge approvato in Senato sono state introdotte ulteriori misure per la sostenibilità e la rigenerazione, tra cui:

innovazioni nel codice della strada, tra cui:

  1. l’introduzione della categoria di “illecito permanente” che, a fronte di specifiche violazioni accertate ripetutamente “da remoto” (mancata revisione, carenza di assicurazione, ecc.) vieta il cumulo delle sanzioni, a meno che il soggetto sia stato fermato ovvero abbia ricevuto la notifica per le varie violazioni;
  2. la previsione per possessori di patente A1 o A2 di ottenere, a seguito di un apposito corso di formazione e senza la necessità di un nuovo esame pratico, il rilascio della patente A2 o A;
  3. la semplificazione nell’avvio dell’attività di autoscuola mediante la presentazione della SCIA;

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