Le cause del riscaldamento globale sono di ordine naturale, sembrerebbe essere minimo l’apporto dell’uomo.

Il convegno “Custodire l’ambiente custodendo l’uomo – perché le bugie ambientaliste radicali minacciano la vita umana sulla terra” organizzato da Pro Vita & Famiglia organizzato in collaborazione con la Nuova Bussola Quotidiana tenutosi il 25 marzo a Milano, ha visto la presenza di esperti del settore e scienziati del Clintel.

Le voci che arrivano dall’evento “Custodire l’ambiente custodendo l’uomo – perché le bugie ambientaliste radicali minacciano la vita umana sulla terra” sono differenti rispetto a quelle che attualmente rimbombano con toni allarmanti da fine del mondo, da tutta l’informazione.

Ma andiamo a capire cosa affermano gli esperti poco ascoltati.

L’evento ha rappresentato un momento importante della campagna di ProVita & Famiglia sulla custodia del Creato che è stata presentata il 2 febbraio scorso con una conferenza stampa a Roma e che comprende la raccolta firme per una petizione al Governo, per riuscire ad ottenere l’applicazione di politiche energetiche a misura d’uomo e come quelle attualmente suggerite dal catastrofismo che arriva dall’UE e all’ONU.

Le richieste che arrivano dai potenti del mondo, secondo gli scienziati, rappresentano assurdi e ingiusti “sacrifici umani”, economici e sociali, per azzerare le emissioni di CO2, causa del riscaldamento globale che porterebbe a breve alla fine del mondo.

“Custodire l’ambiente custodendo l’uomo” visione controcorrente: l’obiettivo

Il convegno è stato organizzato con lo scopo di ascoltare la voce autorevole di alcuni rappresentanti degli scienziati che dissentono da questa narrazione catastrofista dominante e la smentiscono.

Secondo gli studiosi le cause del riscaldamento globale sono di ordine naturale e l’aumento delle temperature non causerà certo la fine del mondo.

Ma, soprattutto, l’idea di diminuire la CO2 nell’atmosfera attraverso la cosiddetta transizione energetica e le costosissime politiche ad essa connessa è pura follia: inutile e dispendiosa.

Vari gli interventi di personaggi illustri, dal professor Nicola Scafetta, Franco Battaglia, Uberto Crescenti, Ernesto Pedrocchi, Mario Giaccio, Alberto Prestininzi e Luigi Mariani, con l’ingegner Giovanni Brussato che hanno mostrato, dati e grafici alla mano, le contraddizioni e gli errori degli scienziati dell’Ipcc (l’organismo intergovernativo creato dall’Onu), in materia di global warming, siccità, livello del mare, uragani e ghiacciai.

Il geologo Uberto Crescenti, docente di Geologia applicata all’università d’Annunzio di Chieti, di cui è stato rettore per 12 anni, dal 1985 al 1997, come riportato dall’Adnkronos, in occasione della conferenza stampa “Custodire l’ambiente custodendo l’uomo – perché le bugie ambientaliste radicali minacciano la vita umana sulla terra” ha dichiarato: ”L’apporto dell’uomo per quanto riguarda il cambiamento climatico è minimo, si ferma massimo al 5%”.

“Noi – ha detto Crescentiandiamo controcorrente rispetto alle previsioni catastrofiste con cui vengono bombardati quotidianamente i cittadini. Televisioni e giornali ogni giorno parlano di clima e ambiente, ma siamo noi scienziati che ci occupiamo del clima e riteniamo che sia la natura a governarlo, non l’uomo”.

“Inoltre, il clima è sempre cambiato e la geologia lo dimostra. Si sono sempre registrate ere glaciali ed interglaciali e questo dimostra che il clima cambia in maniera ciclica, seppur non in cicli regolari” – ha concluso Crescenti.

Fonte: Adnkronos

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