Viene stimato che il  5-10% della popolazione nel mondo industrializzato sia allergica al nichel al contatto, e tale cifra raggiunge il 10-20% nelle giovani donne, che hanno maggiori probabilità di essere esposte al metallo nei gioielli, in particolare orecchini e altri piercing, che contengono il metallo

Che cos’è il nichel?

Un metallo diffuso largamente, appartenente al gruppo del ferro, il nichel ha un colore che si avvicina al grigio. Ha due principali caratteristiche, quello di essere malleabile e duttile e per queso è presente in molti oggetti come bottoni,cerniere, bigiotteria, soldi e chiavi.

Il nichel è un metallo comune che non si trova solo negli oggetti di uso quotidiano ma anche in molti cibi. Infatti ogni giorno ingeriamo enormi quantità di nichel attraverso alimenti, come cereali integrali, frutta secca e legumi.

Per fermare l’aumento delle allergie al nichel, l’Unione Europea ha stabilito nel 1994 una direttiva sul nichel che regola l’uso del nichel.

Dove si trova il nichel?

Allergia al nichel, come si manifesta?

È scientificamente chiamata “Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel” (SNAS).

La reazione al nichel da contatto provoca l’allergia e si manifesta principalmente con una dermatite,  con eczema pruriginoso.  Nel punto dove è avvenuto il contatto compaiono eritema, desquamazione, vescicole ripiene di liquido chiaro. In seguito le vescicole si possono rompere e trasformarsi in crosticine.

Oltre a una manifestazione di tipo cutanea, il nichel può provocare anche risposte extra-cutanee come:

Per diagnosticare  l’allergia a metallo, c’è soltanto un metodo certo,  il patch test ida effettuare n ambiente ambulatoriale. Per effettuare il test è prevista l’applicazione di dischetti di cellulosa imbevuti di nichel solfato sulla pelle della scapola.  Se si verifica la comparsa di eritema dove sono stati applicati i dischetti, il test è da considerarsi positivo.  I risultati possono essere riscontrati soltanto dopo 48-72 e 96 ore e devono essere letti dal medico. 

I sintomi della dermatite da contatto possono essere ridotti con l’uso di prodotti specifici, come creme a base di corticosteroidi da applicare sulla pelle per un effetto lenitivo o medicinali da assumere per via orale.

Intolleranza al nichel

Non solo allergia a livello cutaneo ma parliamo anche di intolleranza alimentare. Il fabbisogno giornaliero di nichel è di circa 100 microgrammi. L’intolleranza al nichel non prevede una cura, ma una dieta sana aiuta e porta benefici importanti. 

Alimenti da eliminare:

Alimenti da consumare in piccole quantità:

Alimenti consentiti:

Consigli pratici

In cucina:

Per evitare il contatto:

Consigli naturali per alleviare i sintomi

Non cure ma di rimedi naturali, che completano il trattamento farmacologico, possono essere utilizzate per chi soffre di allergie o intolleranze al nichel.

Parliamo delle erbe aromatiche, fiori, foglie che migliorano il benessere dell’intestino. I semi di anice verde, aneto e coriandolo, le tisane a base di finocchio ad esempio, aiutano in caso di gonfiore, bruciore addominale e disturbi intestinali.  Ottimi rimedi sono anche il ribes nigrum assunto sotto forma di macerato glicerico e l’olio di perilla in perle.

Ricordiamo che è sempre meglio rivolgersi a personale medico qualificato, che possa valutare con attenzione la condizione clinica generale, poiché ogni persona è un caso a sé.

Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Manola Testai.

Fonte

Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica

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