Al via il progetto AE4EU: costruire una rete europea per sistemi agroalimentari sempre più sostenibili

Ricerca, innovazione, network, formazione e istruzione per consentire la transizione all’agroecologia, un approccio in grado di promuovere la conversione dell’agricoltura e dei sistemi alimentari europei verso modelli di agricoltura e alimentazione compatibili con la biodiversità, a basso impatto ambientale e socialmente giusti.

Il cuore del di AE4EU, Agroecology for Europe, è tutto questo. Un progetto H2020 che mira ad affrontare le sfide del Millennio, (erosione e degrado del suolo, qualità dell’acqua, perdita di biodiversità, sicurezza alimentare, e cambiamento climatico) a cui l’agricoltura deve rispondere.

L’agroecologia come sfida

L’agricoltura e i sistemi alimentari europei sono fortemente influenzati da un gran numero di sfide come l’erosione e il degrado del suolo, la qualità dell’acqua, la perdita di biodiversità, l’insicurezza alimentare, l’accesso alla terra e alle altre risorse produttive, l’indebitamento degli agricoltori, la riduzione del numero delle aziende agricole e il cambiamento climatico.

L’agroecologia, intesa come un modo per progettare, sviluppare e promuovere la transizione verso sistemi agricoli e alimentari rispettosi della biodiversità, a basso impatto ambientale e socialmente ed economicamente giusti, sembra un approccio chiave per far fronte a queste sfide.

AE4EU – AgroEcology for Europe, iniziato nel gennaio 2021, ha durata triennale e punta a consentire una transizione di successo verso l’agroecologia, tramite un forte sviluppo dovuto ad azioni congiunte ambiziose e a più lungo termine, a livello europeo, negli ambiti della ricerca, dell’innovazione, del network, della formazione e dell’istruzione. Grazie a una rete europea e al coinvolgimento di diversi attori provenienti da differenti orizzonti e settori, il progetto analizzerà l’agroecologia attraverso i suoi diversi pilastri: come scienza e come un insieme di pratiche e un movimento sociale.

Agroecologia, un approccio multidisciplinare e intersettoriale

Il progetto, grazie al suo approccio multidisciplinare e intersettoriale, consentirà di costruire la rete europea sull’agroecologia. Includerà laboratori viventi, infrastrutture di ricerca e spazi di apprendimento per agricoltori, attori del mondo della ricerca e della società civile, gli unici in grado di consentire una reale transizione verso l’agroecologia.

Partendo quindi dalla creazione di un hub, in grado di favorire lo scambio di conoscenze fra i diversi stakeholders, verranno identificati e analizzati scenari politici, fornendo indicazioni per migliorare la capacità di adattare gli interventi politici a situazioni e contesti territoriali specifici, tenendo in considerazione gli obiettivi del Green Deal europeo, della strategia Farm to Fork e della PAC.

Gli obiettivi di AE4EU nello specifico

La partecipazione del CREA

Nel dettaglio il CREA, con il suo centro di Agricoltura e Ambiente, parteciperà alla realizzazione delle diverse azioni previste dalla definizione delle caratteristiche dei Living Labs e delle Infrastrutture di Ricerca per l’agroecologia e fino all’identificazione delle future necessità di ricerca per il settore.

In tal senso, il CREA avrà l’opportunità di contribuire alla definizione della European Joint Partnership ‘’Accelerating farming systems transition: agroecology living labs and research infrastructures’’, il cui lancio da parte della Commissione Europea, previsto per la fine del 2022, influenzerà significativamente il prossimo programma quadro per la ricerca europea.

Conservare le qualità del suolo con lavorazioni meno intense o non lavorando affatto il terreno per conservarne la fertilità organica e risparmiare combustibili fossili; ampliare la gamma delle coltivazioni, introdurre varietà locali o allevare razze animali autoctone per conservare la biodiversità, mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, migliorare la qualità e la diversità del cibo e il legame delle produzioni agricole con i territori; ridurre la distanza tra chi produce gli alimenti e chi li consuma, riportando nelle mani degli agricoltori, dei consumatori e dei cittadini la possibilità di scegliere come e cosa produrre e come viene distribuito il valore prodotto con l’attività agricola. Sono tre esempi di cosa significhi fare agroecologia e spiegano perché sia così importante promuovere questo tipo di agricoltura in Europa e nel nostro Paese“, spiega Stefano Canali, ricercatore e responsabile scientifico per il CREA del progetto.

“La sfida che ci siamo posti conclude Stefano Canaliè di accelerare la trasformazione dei sistemi agroalimentari per renderli più equi e sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico”.

L’Europa è ora a un punto di svolta per quanto riguarda il futuro dell’agricoltura europea. L’agroecologia è un concetto chiave che abbraccia la pratica, la ricerca, l’innovazione, la formazione e l’istruzione. Un approccio essenziale per trasformare il nostro sistema agricolo e alimentare, per affrontare le emergenze climatiche e naturali e, contemporaneamente, per assicurare la fornitura di cibo sano, prodotto in un ambiente rurale forte e vivo. Mi aspetto che il progetto AE4EU abbia un impatto determinante nel sostenere questa transizione” ha dichiarato Alexander Wezel, Direttore della ricerca presso ISARA – Engeneering School fo Agriculture, Environment and Food, e coordinatore scientifico del progetto.

I 12 partner europei del progetto in agroecologia: ISARA (Francia), University of Gastronomic Sciences (Italia), Agroecology Europe (Belgio), Coventry University (Regno Unito), Thünen-Institute (Germania), Wageningen University and Research (Olanda), Agreoecologiki (Grecia), European Coordination Via Campesina (Belgio), CREA (Italia), University of Santiago de Compostela (Spagna), Eco Ruralis (Romania) e Swedish University of Agricultural Sciences (Svezia).

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