Dal polimero riciclato dai parabrezza al pigmento nato dalla cellulosa, le soluzioni sostenibili per l’edilizia del futuro

Con l’obiettivo di individuare composti innovativi e tecnologie all’avanguardia in grado di ridurre l’impatto ambientale dei prodotti per l’edilizia, San Marco Group leader in Italia nella produzione e distribuzione di pitture e vernici per l’edilizia professionale ha lanciato la call for solutions ReThink Next Generation Coatings.

Dal polimero ottenuto dal parabrezza delle auto al pigmento che nasce dalla cellulosa, le componenti dei sistemi vernicianti di domani si preannunciano sorprendenti.

Questo è quanto emerso dall’evento di premiazione che si è svolto a Milano e ha visto protagoniste tre tematiche di stringente attualità: bioedilizia, architettura sostenibile e ambiente e che ha raccolto oltre 40 proposte da 7 Paesi.

L’iniziativa della San Marco Group ha premiato l’azienda danese Shark Solutions – presentata dall’italiana Eico Novachem, che ne è distributore ufficiale -, le tedesche Evonik Operations GmbH e Heubach Colorants e l’italiana Eni; ha inoltre dedicato una menzione d’onore alla startup svizzera Impossible Materials GmbH.

La scelta delle realtà vincitrici conclude un percorso lungo quasi un anno: in questo periodo San Marco Group, leader nel settore delle pitture e delle vernici per l’edilizia, ha raccolto e valutato in collaborazione con Materially, società di consulenza sui materiali rinnovabili, sia soluzioni già disponibili sul mercato (“Ready Made Solutions”), sia ricerche ancora in fase di sviluppo (“Emerging Solutions”).

La call for solutions ReThink Next Generation Coatings nasce dalla convinzione che l’innovazione non debba tenere conto solo delle idee e delle risorse interne, ma anche di strumenti e competenze provenienti da realtà esterne con le quali stringere rapporti di scambio e sinergia – commenta Pietro Geremia, Presidente e AD di San Marco Group -. Vogliamo quindi che l’Open Innovation sia uno dei nuovi fari nello sviluppo del nostro Gruppo, come valido strumento per rafforzare l’impegno che da sempre dedichiamo al rispetto per l’ambiente”.

L’iniziativa “ReThink Next Generation Coatings” si è conclusa individuando e premiando tre aziende vincitrici nell’ambito delle “Ready Made Solutions”.

ReThink Next Generation Coatings, le aziende vincitrici

Shark Solutions azienda danese, leader nel settore delle tecnologie pulite, che ha sviluppato Dispersione PVB, un nuovo legante a base di polivinilbutirrale riciclato, polimero ottenuto interamente dal recupero dei parabrezza delle automobili,

Evonik Operations GmbH, industria chimica tedesca che con la Business Line Coating Additives ha proposto Spherilex, linea di additivi a base di silice a morfologia sferica in grado di incrementare le proprietà antiabrasive dei rivestimenti riducendo quindi l’uso di polimeri e garantendo la stessa durabilità.

Heubach Colorants gruppo tedesco che ha realizzato Next Generation Pigments, pigmenti per paste coloranti sviluppati con lo scopo di velocizzarne il processo di dispersione e, di conseguenza, ridurre l’impiego energetico.

Eni premiata nella categoria “Emerging Solutions” con la soluzione di cattura e utilizzo dell’anidride carbonica gassosa tramite mineralizzazione.

Nella stessa categoria, infine, la giuria ha tributato una menzione d’onore alla start up svizzera Impossible Materials GmbH per lo sviluppo di Cellulose white pigments: una materia prima innovativa, sviluppata a partire dalla cellulosa, che imita la struttura di prodotti naturalmente bianchi mirando a sostituire il biossido di titanio.

“La scelta delle aziende vincitrici è solo un punto di partenza – aggiunge Giovanni Marsili, Direttore Ricerca e Sviluppo di San Marco Group -. Desideriamo unire le nostre competenze per dare il via a una ricerca comune, così da fare dei nostri laboratori una fucina sempre più vivace di innovazione e sostenibilità. La sperimentazione sulle materie prime proseguirà nei prossimi mesi per consentire un’analisi approfondita delle opportunità nate con il contest con l’obiettivo di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale dei nostri prodotti”.

“L’attenzione all’ambiente, il livello di innovazione di prodotto e tecnologia, la facilità di implementazione sono stati i primi criteri di valutazione della giuria – evidenzia Silvano Storer, consigliere di amministrazione in società che operano in ambito ESG, che ne è stato il coordinatore – Abbiamo inoltre preso in considerazione la disponibilità del materiale, l’impatto commerciale e l’investimento economico necessario”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *