Una importante opportunità per tutti quei giovani che vogliono tornare a lavorare la terra per crearsi un futuro. Si tratta di 386 terreni per un’estensione complessiva 10 mila ettari, il cui ricavato verrà interamente destinato a finanziare le iniziative dei giovani agricoltori, attraverso la misure del Primo Insediamento, del Subentro e dell’ Autoimprenditorialità

Per ottenere uno tra i 386 terreni agricoli abbandonati che l’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) ha messo all’asta in tutta Italia, bisogna presentare la propria manifestazione di interesse (per uno o più terreni) entro il 19 aprile 2020. Dal 27 aprile all’11 giugno sarà possibile far pervenire l’offerta ufficiale, con mutui trentennali al 100% e sostegni per l’imprenditoria agricola under 41.

La terra ai giovani per “Seminare il futuro”

La partecipazione è aperta a tutti, ma il vero obiettivo dell’operazione è favorire l ritorno dei giovani alla terra per un ricambio generazionale. 

Un ricambio generazionale in agricoltura appare oggi più che mai indispensabile,non solo per il mantenimento di un tessuto socioeconomico di tante aree rurali del territorio, a rischio di spopolamento nell’arco di qualche decennio, ma anche per imprimere all’agricoltura quella spinta verso l’innovazione e gli investimenti che sarà sempre più vitale per rispondere alle nuove sfide.

“Donne e nuove generazioni sono tra le parole chiave su cui siamo maggiormente impegnati: per gli under 40 che scelgono di aprire una nuova impresa agricola, ad esempio, sarà lo Stato a farsi carico, per i primi due anni, dei contributi previdenziali”, ha spiegato la ministra Teresa Bellanova.

Secondo l’Ismea il “ritorno in campagna delle nuove generazioni” vede una crescita di oltre il 15% per quanto riguarda le aziende agricole guidate da under 35, in netto contrasto con la flessione del 3% sul numero totale di aziende agricole. In termini numerici, sono 5.083 le imprese nel mondo dell’agricoltura con a capo un giovane imprenditore. Da evidenziare l’aumento delle immatricolazioni al corso universitario di Agraria.

Banca Nazionale delle terre agricole

Gli appezzamenti in questione sono quelli della Banca nazionale delle terre agricole, nata con la finanziaria del 2016 per rimettere in circolo i terreni pubblici in stato di semiabbandono.
I terreni all’asta si trovano per il 68% tra Sicilia, Puglia e Basilicata, ma a disposizione ci sono più di 10mila ettari che comprendono anche Umbria, Toscana, Emilia, Veneto, Lombardia, Liguria.

La lista completa è consultabile sul sito Ismea, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, che ha promosso l’iniziativa durante l’evento “Seminiamo il futuro”.

In caso di aggiudicazione in favore di giovani imprenditori agricoli, il pagamento del prezzo potrà avvenire ratealmente, con apposizione di ipoteca legale pari al 100% del valore del terreno. In questo caso, il prezzo del terreno potrà essere corrisposto in rate semestrali o annuali e il relativo piano di ammortamento sarà sviluppato per un periodo massimo di 30 anni.

Ci sono 56mila under 35 alla guida di imprese agricole

Come partecipare alla procedura di vendita

Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate fino al 19 aprile 2020, utilizzando il portale  della BTA dedicato: http://www.ismea.it/banca-delle-terre

Sono ammessi i soggetti che:

“Tutte le risorse ricavate dalla vendita di questi terreni verranno utilizzate per finanziare le iniziative imprenditoriali dei giovani agricoltori stessi attraverso le misure del primo insediamento, del ricambio generazionale e dell’auto-imprenditoriaità”, ha detto Raffaele Borriello, direttore di Ismea che ha presentato l’iniziativa insieme alla ministra per l’Agricoltura, Teresa Bellanova.

Foto: Pixabay

Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Manola Testai.

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