Barbabietole, cavoli, spinaci, piselli, sedano, lattuga e radicchio sono solo alcune delle varietà che si possono coltivare, inoltre non mancano le tante erbe aromatiche per arricchire le pietanze di cui diventano protagoniste

Cosa sono i micro-ortaggi?

I micro-ortaggi (o microgreens) sono utilizzati nel Nord America e nel Nord Europa, come veri propri super-food, insieme ai più conosciuti germogli. Sono molto apprezzati perché ricchi di minerali, vitamine e  di composti antiossidanti.

Cosa si intende per super-food?

Per super-food intendiamo un alimento ricco di nutrienti, un vero e proprio toccasana insomma.ci per la salute.

LEFSA (Commissione Europea per la Sicurezza Alimentare) che infatti, dal 2007 non permette l’utilizzo di questo termine nella promozione e commercializzazione di un cibo, a meno che i supposti benefici per la salute dovuti al consumo di questo alimento non siano supportati da rigorose prove scientifiche.

Micro-ortaggi, quali sono le specie più comuni che vengono coltivate?

Come si coltivano?

Anche dal punto di vista economico si parla di innovazione, proprio perché per prendersi cura di tali piantine non vi servirà nient’altro che un contenitore di plastica, acqua, luce ed una comune lampada a LED.

I micro-ortaggi hanno bisogno di un terreno a impasto misto, che sia così ricco di sostanze nutritive e abbia una buona capacità di ritenzione idrica.

Procedere a piccoli passi passi

Il ciclo di coltivazione

Il ciclo di coltivazione dei micro-ortaggi varia in base alla specie scelta, ma generalmente può durare da 5 a 21 giorni, dopo la germinazione che varia da 2 a 5 giorni. La raccolta degli ortaggi avviene manualmente, tagliando le piantine a pochi millimetri dalla superficie. I micro-ortaggi possono essere conservati per una o 2 settimane, oppure tagliati per essere consumati immediatamente.

Foto: Pixabay

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