A vincere è Bari, mentre il podio è completato da Imperia e Barletta-Andria Trani. Roma è 25ª, Milano 86ª, Napoli 26ª. Male diverse città della Pianura Padana lungo l’asse del Po.

Otto ore e mezza di sole al giorno, nove giorni di precipitazioni estreme all’anno, settantaquattro giorni di pioggia su 365, soltanto 158 giorni l’anno fuori dal comfort climatico, cioè con un’umidità relativa superiore al 70% o inferiore al 30% ed una brezza estiva a 7,2 nodi medi giornalieri. Sono questi alcuni dei parametri medi del benessere climatico che hanno fatto trionfare Bari rispetto agli altri 106 capoluoghi italiani.

I dati nascono da una classifica elaborata dal Sole 24 Ore, stilata facendo riferimento ai dati forniti da 3BMeteo relativi al decennio 2013-2023. Sono 10 i parametri di riferimento utilizzati: soleggiamento, indice di calore, ondate di calore, precipitazioni estreme, brezza estiva, umidità relativa, raffiche di vento, piogge-siccità, nebbia, giorni freddi.

La classifica viene utilizzata ogni anno nell’indagine della “Qualità della vita” realizzata dal Sole 24 Ore per raccontare in quale delle 107 città capoluogo si viva meglio dal punto di vista climatico.

La grande novità di questa edizione è che una città del Sud, appunto Bari, si piazza al primo posto, scavalcando Imperia, piazzatasi 2ª ed in testa nelle precedenti edizioni del 2019 e 2022.

Bari non è comunque un’eccezione per il meridione, se è vero che sei centri urbani del Sud popolano la top ten del benessere climatico: nell’ordine Barletta-Andria-Trani (3ª), Catania (4ª), Pescara (5ª), Chieti (7ª), Brindisi (8ª), Agrigento (9ª), Cagliari (10ª). Eccezione tra le prime dieci è Livorno che si piazza al sesto posto.

Penalizzata dalle ore di sole al giorno (6,7 rispetto ad una media nazionale di 7,8) e dalla media di giornate fredde all’anno (23,6 con una massima minore di 3 gradi) e da un elevato numero di giornate piovose è Belluno, che si piazza in ultima posizione del benessere climatico.  

A completare le ultime dieci si trovano diverse città della Pianura Padana lungo l’asse del Po, tra cui Alessandria (106ª), Pavia (105ª), Cremona (104ª), Piacenza (102ª), Lodi (101ª), Asti (100ª) e Ferrara (99ª). In particolare, Rovigo risulta il territorio con più giornate di nebbia, oltre 57 all’anno. Mentre Verbania, Varese e Como risultano tra le città con il record di precipitazioni estreme.   

Guardando alla classifica delle grandi città, la migliore è Roma che si piazza in 25ª posizione, seguita subito da Napoli 26ª. Milano è 86ª, Venezia è al 32° e Genova al 43° posto. Torino è 56ª e Firenze 65ª.

I fenomeni climatici estremi hanno purtroppo rappresentato una costante italiana degli ultimi anni. La classifica del Sole 24 Ore ha evidenziato gli indicatori che evidenziano diversi estremi climatici da record. È il caso di Siracusa che ha segnato111 giornate l’anno con temperatura percepita superiore a 35 gradi.

La città umbra di Terni si distingue invece per la maggiore frequenza media annua di ondate di calore, in tutto 29 sforamenti oltre i 30°C per tre giorni consecutivi, all’opposto, rispetto agli estremi positivi delle province liguri di Savona (2 ondate) e Genova (3 ondate).

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